Oggi pomeriggio a Torino, proprio come la scorsa settimana, Forza Nuova, partito dichiaratamente neofascista ha lanciato il suo appuntamento per presentare agli elettori il proprio programma elettorale di stampo marcatamente fascista e xenofobo. Costoro a suon di "Italia agli italiani” stanno alimentando una guerra tra poveri sempre più evidente e drammatica legittimata dall'indifferenza delle istituzioni democratiche del paese che dovrebbero invece proprio vigilare su queste deviazioni.
Partiti ed associazioni neofasciste come Forza Nuova e Casapound secondo la Costituzione Italiana non dovrebbero neppure esistere, tantomeno dunque indire comizi e presentarsi alle elezioni in uno stato democratico nato dalla Resistenza antifascista.
La legge è chiarissima e non da spazio ad interpretazioni di alcun genere.
Il reato di apologia di fascismo è infatti già stato introdotto in Italia dalla Legge Scelba del 1952 ed è stato poi rivisto dalla Legge Mancino del 1993. Cosa prevedono queste due leggi? La Legge Scelba riconosce come "riorganizzazione del disciolto partito fascista" il caso in cui "una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista". La legge punisce tale riorganizzazione con la reclusione da cinque a dodici anni e la multa da 1.032 a 10.329 euro "chiunque promuove od organizza sotto qualsiasi forma la ricostituzione del disciolto partito fascista" e "chiunque pubblicamente esalta esponenti, principii, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista".
Successivamente, la legge 205 del 1993, conosciuta come Legge Mancino, punisce chiunque faccia propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (reclusione fino ad un anno e sei mesi o multa fino a 6.000 euro). Punito è anche chi istiga, con qualunque modalità, a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (reclusione da sei mesi a quattro anni). Dunque questa legge condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia fascista e vieta, infine, ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
L’apologia di fascismo è dunque chiaramente un reato e come tale andrebbe perseguito. Uno stato ed un’opinione pubblica che si defilano, che non vogliono vedere e che permettono a questi rigurgiti fascisti di partecipare ad un processo democratico come la tornata elettorale ne sono gravemente responsabili e complici.
Come antifascisti dobbiamo necessariamente schierarci ed impedire che persone come Roberto Fiore, gerarca di Forza Nuova, terrorista nero condannato per la strage di Bologna possa anche solo aprire bocca, soprattutto in una città come Torino, Medaglia d’oro della Resistenza.
Per questo motivo la Sezione A.N.P.I. di Bussoleno-Foresto-Chianocco parteciperà alla manifestazione antifascista prevista per oggi pomeriggio alle 17.00 in Piazza Statuto.
Nessun diritto e nessuno spazio a nostalgici e fascisti.
Ora e sempre Resistenza!!!
Sez. A.N.P.I. "G. Peirolo - F. Ferrario"
Bussoleno - Foresto - Chianocco