Si, ce l’abbiamo fatta. La Costituzione nata della Resistenza non si tocca, l’hanno deciso gli italiani andando a votare con un’affluenza che da tempo non si vedeva in Italia. Non si sono fatti imbambolare dall'ennesimo tentativo, subdolo ed arrogante, di un governo mai eletto, amico delle banche e dei poteri forti. Questa è una vittoria di milioni di persone che si sono spese affinché la nostra carta costituzionale non fosse cannibalizzata, ma è anche una vittoria dell’A.N.P.I. che ha saputo schierarsi in maniera chiara ed efficace sull'argomento.
Hanno vinto i Partigiani che la scrissero con il sangue la Costituzione, hanno vinto i lavoratori e i precari massacrati dal “Jobs Act”, hanno vinto gli insegnanti martoriati della “Buona scuola”, hanno vinto i malati e gli operatori sanitari che ogni giorno si vedono tagliare salute e risorse, ha vinto il Movimento No Tav e tutti gli altri movimenti ed Associazioni che difendono i beni comuni, ha vinto semplicemente il buon senso di chi ha ancora speranza e combatte per un futuro migliore per tutti.
Qui da noi, in Valsusa, il No referendario ha stravinto con percentuali spesso oltre il 70%. La gente ha deciso di votare e di contare. Certo questo non significa che la Costituzione non possa essere più in pericolo, per ora è salva, ma occorre continuare ad essere vigili e soprattutto tutti dovremo impegnarci ancor più, come cittadini e come associazione, a far sì che sia finalmente attuata.
Certo è stato difficile proteggerla, abbiamo avuto “vicini” gruppi e personaggi che nulla hanno a che vedere con le forze democratiche e antifasciste di questo paese, ma il rischio era talmente forte ed imminente da non poterci permettere esitazioni. Fascisti e xenofobi che hanno votato No, non l’hanno fatto certamente per salvaguardare né lo spirito democratico, né la pluralità o i diritti sanciti dalla Costituzione. L’hanno fatto per affossare un governo a cui prendere il posto.
Dunque la lotta continua ancora, più vigorosa di prima, poiché nulla è per sempre ed il pericolo rimane ancora dietro l’angolo, ma come settantanni fa noi restiamo al nostro posto, vigili ed attenti a difesa di quei valori di libertà, giustizia ed uguaglianza nati con la Resistenza e la lotta di Liberazione.
Grazie dunque a chi si è speso per questa vittoria, in prima persona, nelle assemblee, nei comizi, su internet, sui social network e in tutti i modi possibili.
Direttivo A.N.P.I. sez. “G. Peirolo – F. Ferrario”
Bussoleno- Foresto-Chianocco